Con la deliberazione di Consiglio n. 3 del 23 gennaio, l’Amministrazione comunale ha approvato il diniego dello stralcio parziale, così come previsto dall’art. 1, commi 227_229 della legge di bilancio 2023.

La manovra 2023 prevedeva una nuova rottamazione delle cartelle e lo stralcio delle cartelle fino a 1.000 Euro, una scelta per gi Enti locali facoltativa.

La decisione di non aderire allo stralcio deriva sostanzialmente da due valutazioni, la prima riguarda la salvaguardia degli equilibri di bilancio, con la rinuncia a circa 526.00 euro di tasse non pagate antecedenti al 2015, la seconda per un principio di equità nei confronti dei Cittadini contribuenti, la stragrande maggioranza dei quali assolve ai propri obblighi di sostentamento della spesa pubblica.

Di contro è possibile usufruire della rottamazione quater (sempre nella Legge di Bilancio 2023) delle cartelle esattoriali notificate tra il 1° gennaio 2000 ed il 30 giugno 2022, con il pagamento della sola quota capitale (esente di interessi e sanzioni, interessi di mora e aggio), una nuova finestre per chiudere le pendenze fiscali e retributive versando, come detto, solo la quota capitale.

La presentazione delle domande all’agente della riscossione dovrà avvenire entro il 30 aprile 2023, Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione l’apposita domanda, che deve essere predisposta ed inviata esclusivamente con modalità telematiche.

Il pagamento potrà avvenire in un’unica soluzione o in massimo 18 rate, entro il 31 luglio 2023.

I vantaggi per il contribuente che aderisce alla definizione agevolata sono la sospensione dei termini di prescrizione e decadenza, ma anche i termini relativi ai pagamenti derivanti da precedenti dilazioni ancora in essere, il blocco delle misure cautelari, il blocco delle eventuali procedure esecutive per la riscossione.

Inoltre il debitore non può essere dichiarato inadempiente ed ha la possibilità di vedersi rilasciare il DURC.

Infine la decadenza della procedura di definizione agevolata delle cartelle di pagamento si ha in caso di mancato o insufficiente o tardivo versamento, in un termine superiore a 5 giorni, dall’unica rata ovvero di una rata del rateizzo.